Tag
Bastardi senza gloria, Blade runner, Cloud Atlas, Django Unchained, Don Coscarelli, Jackie Brown, John Dies at The End, Kill Bill, Le iene, Matrix, New Age, Phantasm, Planet Terror, Pulp Fiction, Quentin Tarantino, Sergio Leone, Speed Racer, Tom Tykwer, V per Vendetta, Wachowsky
Tre post in uno. Riportati in ordine decrescente di giudizio. Perchè doverosamente trattasi di film sui quali non mi sento di parlare a lungo. Il primo, perchè sarebbe un delitto. Il secondo, perchè ottimo prodotto d’intrattenimento, comunque piuttosto sopravvalutato. Il terzo, poichè roboante e magniloquente fiera delle ovvietà.
John dies at the end, di Don Coscarelli
Vi prego, recuperate questo film e guardatelo a tutti i costi. Non posso e non voglio anticipare nulla della trama, ogni dettaglio vi rovinerebbe il gusto della scoperta, inquadratura dopo inquadratura. Film geniale, divertentissimo, disturbante … ma ogni aggettivo sarebbe inappropriato. Horror, commedia adolescenziale, teen-slasher, fantascienza post-apocalittica. Tanti generi mescolati fra loro, in un non-genere, ed il risultato è … perfetto! Calibrato in ogni sfumatura, in ogni minimo particolare, sempre stimolante e mai banale. Coscarelli (genio creatore di quel capolavoro che è Phantasm, del 1979, film che mi ossessionò non poco da bambino e mi causò lunghe notti insonni) mostra di conoscere tutti i topoi classici dei film horror e di fantascienza, di padroneggiarli alla perfezione, tanto da colpire violentemente per poi irridere lo spettatore e stupire cambiando repentinamente il registro della narrazione. Il tutto senza una sbavatura. Vi troverete a ridere fragorosamente, per poi riflettere subito dopo sul senso della vita ed essere poi scaraventati in un episodio de “Ai confini della realtà” … per poi infine trovarvi ammutoliti vagando nel nichilismo di un universo (e anche più di uno!) senza senso e direzione. Solo i grandi possono permettersi tanto e Coscarelli, d’ora in poi, può veramente tutto.